LIBRERIA ANTIQUARIA BONGIORNO
Via Lana 72 - 41124 Modena
Tel 059 244466 - mobile 335 5432936
mail: info@bongiornolibri.it
LIBRERIA ANTIQUARIA BONGIORNO
Via Lana 72 - 41124 Modena
Tel 059 244466 - mobile 335 5432936
mail: info@bongiornolibri.it
Fra Bartolomeo
1472 - 1517
Thomas Patch (1725 - 1782)
Da: Vita di Frà Bartolommeo della Porta, pittor Toscano, colle sue opere, intagliate in rame, dagli originali, Dedicata la Sig.re Orazio Walpole Nobile Inglese, Fautore intelligente delle belle Arti, dal Suo umil Servo Tommaso Patch.
(Firenze), 1772.
Raccolta di 22 tavole su 24 incise e raccolte nel 1772 da Thomas Patch in soli 40 esemplari, (T.L. PRIDHAM Devonshire celebrities, Londra 1869, pp. 183-184, da Studi di Memofonte N. 18/2017).
Tavole I, XI, XIII, con ombreggiatura all'acquatinta. Tavola IX, incisione a cera molle a colori. Tutte le altre incisioni all’acquaforte.
In folio reale (cm. 56 x 45). Legatura in mezza pelle coeva probabilmente inglese, angoli con filetti in oro, piatti in carta marmorizzata, dorso con fregi e titoli in oro.
L’album contiene 36 fogli con multiple cornici in diverse sfumature di grigio ed ocra (15 fogli non sono stati utilizzati), su cui sono state applicate le tavole, tranne la XIV che è sciolta e a pieni margini.
Bartolomeo di Paolo del Fattorino (Bartolomeo della Porta o Baccio della Porta) detto fra' Bartolomeo entrò giovanissimo nella bottega del pittore Cosimo Rosselli. Tra le prime opere, caratterizzate dall’influenza di Leonardo e Ghirlandaio, l’Annunciazione per il Duomo di Volterra (1495) e il celebre Ritratto di Savonarola (1498). Nel 1499 iniziò l’affresco con il Giudizio Universale lasciato incompiuto in seguito alla decisione di farsi frate nel convento di San Domenico a Prato. Sollecitato dallo stesso priore perché ritornasse a dipingere, realizzò nel 1504 l’Apparizione della Vergine a san Bernardo (Uffizi). Nel 1507 strinse amicizia con Raffaello, determinante, sul piano artistico, per il rapporto di reciproco scambio; l’anno successivo si recò a Venezia dove venne a contatto la pittura di Giovanni Bellini, Giorgione e Tiziano.
Thomas Patch faceva parte della vivace colonia inglese stabilitasi a Firenze nella seconda metà del Settecento. Fu tra i primi artisti a studiare seriamente l'arte italiana antica, pubblicando stampe che riproducevano opere di Giotto, Masaccio, Ghiberti e Fra Bartolomeo, in un periodo in cui tutto quello che era stato prodotto in Italia prima di Leonardo, Michelangelo e Raffaello era scarsamente considerato dai collezionisti e dagli storici.
La Presentazione di Gesù al Tempio
Foglio di cm. 34,5 x 33,5, incisione all’acquatinta seppiata, applicata su foglio con cornici ocra.
In alto N°. I. ; in basso a sin. : Fra Bartolommeo pinxit.; in basso a destra: TPatch 1771.
Fra' Bartolomeo dipinse la Presentazione al Tempio nel 1516 per il convento di San Marco. L'opera rimase al suo posto d'origine fino al 1781, quando il granduca Pietro Leopoldo la scelse per la Galleria degli Uffizi e la fece esporre in tribuna. I frati di San Marco furono compensati con una copia. Nel 1792 la tavola del Frate fu inclusa nel gruppo di opere scelte dal granduca per uno scambio di capolavori con le collezioni imperiali di Vienna (dove l'opera si trova tutt'ora al Kunsthistorisches Museum).
Madonna
Foglio di cm. 33,3 x 23, acquaforte applicata su foglio con cornici grigie.
In alto N°. II. ; in basso a sin. : Fra Bartolommeo pinxit.; in basso a destra: TPatch 1771.
Particolare da La Presentazione di Gesù al Tempio (vedi foglio I).
Gesù Bambino
Foglio di cm. 33,5 x 23, acquaforte applicata su foglio con cornici grigie.
In alto N°. III. ; in basso a sin. : Fra Bartolommeo Pinxit.; in basso a destra: TPatch 1771.
Particolare da La Presentazione di Gesù al Tempio (vedi foglio I).
Santa
Foglio di cm. 33 x 23, acquaforte applicata su foglio con cornici grigie.
In alto N°. IIII. ; in basso a sin. : Fra Bartolommeo Pinxit.; in basso a destra: TPatch 1771.
Particolare da La Presentazione di Gesù al Tempio (vedi foglio I).
Il Sacerdote Simeone
Foglio di cm. 33,5 x 23, acquaforte applicata su foglio con cornici grigie.
In alto N°. V; in basso a sin. : Fra Bartolommeo Pinxit.; in basso a destra: TPatch 1771.
Particolare da La Presentazione di Gesù al Tempio (vedi foglio I).
San Giuseppe
Foglio di cm. 33,5 x 23, 2, acquaforte applicata su foglio con cornici grigie.
In alto N°. VI; in basso a sin. : Fra Bartolommeo Pinxit.; in basso a destra: TPatch 1771.
Particolare da La Presentazione di Gesù al Tempio (vedi foglio I).
La profetessa Anna
Foglio di cm. 33 x 23, acquaforte applicata su foglio con cornici grigie.
In alto N°. VII ; in basso a sin. : Fra Bartolommeo Pinxit.; in basso a destra: TPatch 1771.
Particolare da La Presentazione di Gesù al Tempio (vedi foglio I).
San Vincenzo Ferrer
Foglio di cm. 33,3 x 23, acquaforte applicata su foglio con cornici grigie.
In alto N°. VIII ; in basso a sin. : Fra Bartolommeo Pinxit.; in basso a destra: TPatch 1771.
Particolare da San Vincenzo Ferrer (vedi foglio IX).
San Vincenzo Ferrer
Foglio di cm. 28,5 x 24, acquaforte a cera molle a colori, applicata su foglio con cornici ocra.
In alto N°. IX ; in basso a sin. : TPatch 1771; al centro: SAN VINCENZIO; in basso a destra: Fra Bartolommeo pinx.
Il ritratto di Savonarola
Foglio di cm. 33,2 x 23, acquaforte applicata su foglio con cornici grigie.
In alto N°. X ; in basso a sin. : Fra Bartolommeo ad vivum Pinxit.; in basso a destra: TPatch.
La stampa raffigura "il ritratto del Savonarola" dipinto dal vivo da Fra' Bartolomeo come si può leggere in basso a sinistra. Savonarola nacque a Ferrara nel 1452, vestì l'abito domenicano nel 1474 a Bologna e giunse dieci anni dopo a Firenze, dove svolse attività di predicazione contro il degrado dei costumi, la corruzione della chiesa e dei potenti. Nel periodo in cui visse nel convento di San Marco fu priore dal 1491 alla morte(1498). Fra' Bartolomeo era suo ammiratore e seguace. Nel museo di San Marco si trovano due ritratti con l'effige del Savonarola eseguiti da Fra' Bartolomeo, uno dal vivo e l’altro eseguito dopo la morte.
Madonna con Bambino
Foglio di cm. 24,5 x 24,5, incisione in formato tondo all’acquatinta in sfumature grigie, applicata su foglio con cornici grigie.
In alto N°. XI. ; in basso a sin. : Fra Bartolommeo Pinxit.; in basso a destra: TPatch 1771.
Questa Madonna, insieme all'altra affrescata in tondo, si avvicina stilisticamente a quella centinata di Fra Bartolomeo proveniente dal convento domenicano delle Caldine, opera documentata nel luglio del 1514.
Gesù Bambino
Foglio di cm. 33,5 x 23, acquaforte applicata su foglio con cornici grigie.
In alto N°. XII. ; in basso a sin. : Fra Bartolommeo Pinxit.; in basso a destra: TPatch 1771.
Particolare da Madonna con Bambino (vedi foglio XI)
Incontro di Cristo e discepoli sulla via di Emmaus
Foglio di cm. 29 x 24,5, incisione all’acquatinta seppiata, applicata su foglio con cornici ocra.
In alto N°. XIII. ; in basso a sin. : Fra Bartolommeo Pinxit.; in basso a destra: TPatch 1771.
... Entro un arcuccio sopra la porta del piccolo refettorio colorì in mezze figure di naturale grandezza Gesù Cristo risorto, il quale nel villaggio di Emaus è da due discepoli invitato ad ospizio. Quivi è tanto evidente la maniera del Vinci, e tanto felice la imitazione di quel sovrano maestro, che si stimerebbe la mano stessa di Lionardo avere dintornate e colorite queste tre belle figure. E vaglia il vero, nella testa di Gesù Cristo, che il Frate ritrasse di profilo, è tanta nobiltà e tanta squisitezza di forme, e nelle altre due tanto evidente imitazione del vero, che non so qual altro tra i fiorentini pittori di quella età avria potuto andare sì dappresso a Lionardo...
Cristo
Foglio di cm. 42,5 x 32, acquaforte non applicata su foglio, a pieni margini.
In alto N°. XIV. ; in basso a sin. : Fra Bartolommeo Pinxit; in basso a destra: TPatch 1771.
Particolare da Incontro di Cristo e discepoli sulla via di Emmaus (vedi foglio XIII).
Testa di discepolo
Foglio di cm. 33,5 x 23, acquaforte applicata su foglio con cornici grigie.
In alto N°. XV.; in basso a sin.: TPatch, Fra Bartolommeo Pinx; in basso a destra: TPatch 1771.
Particolare da Incontro di Cristo e discepoli sulla via di Emmaus (vedi foglio XIII).
Testa di discepolo
Foglio di cm. 33,5 x 23, acquaforte applicata su foglio con cornici grigie.
In alto N°. XVI.; in basso a sin.: Fra Bartolommeo Pinx; in basso a destra: TPatch 1771.
Particolare da Incontro di Cristo e discepoli sulla via di Emmaus (vedi foglio XIII).
Gesù Bambino
Foglio di cm. 33 x 23, acquaforte applicata su foglio con cornici grigie.
In alto N°. XVII.; in basso a sin. : Fra Bartolommeo Pinxit.; in basso a destra: TPatch 1771.
Particolare da Madonna col Bambino, dipinto di Fra’ Bartolomeo realizzato con tecnica a fresco su terracotta, diametro di 64 cm. (5,5 di spessore) custodito nel Museo di S. Marco a Firenze.
Compianto su Cristo morto
(San Giovanni evangelista; Gesù Cristo; Madonna; San Domenico; Santa Maria Maddalena; San Tommaso d'Aquino)
Foglio di cm. 23 x 31, incisione all’acquatinta seppiata, applicata su foglio con cornici ocra.
(Tav. N°. XX) ; in basso a sin. : TP; in basso a destra: F . B .
L'opera pittorica, un tempo ritenuta autografa di Fra Bartolomeo, fu solo disegnata da questo. Il dipinto venne eseguito da Fra Paolino e collocato sull'altare maggiore della chiesa del convento di S. Maria Maddalena alle Caldine il 21 luglio 1519; ora è conservata al Museo del Convento di S. Marco a Firenze. Vi è un disegno preparatorio di Frà Bartolomeo databile entro il 1517.
Madonna con Bambino
Foglio di cm. 31,5 x 22,5, incisione all’acquatinta in sfumature ocra, applicata su foglio con cornici ocra.
(Tav. N°. XXI) ; in basso a sin. : Fra Bartolommeo pinxit.; in basso a destra: TPatch 1771.
L'affresco è stato eseguito da Fra' Bartolomeo nel 1514 per il refettorio dell'Ospizio di Santa Maria Maddalena alle Caldine in Pian di Mugnone, al suo ritorno del viaggio romano del 1514. Nel 1701 l'affresco venne tagliato con tutto il muro dalla sua sede e murato nella parete destra della cappella del Giovanato del Convento di San Marco, dove ancora oggi si trova.
Santa Maria Maddalena
Foglio di cm. 33,5 x 23,2; acquaforte applicata su foglio con cornici grigie.
In alto N°. XXII.; in basso a sin. : Fra Bartolommeo Pinxit.; in basso a destra: TPatch 1771.
Il dipinto da cui è tratta l’incisione fa parte di una serie di 7 teste eseguite a fresco su tegola, attribuite a Fra Bartolomeo e attualmente conservate nella sala delle opere del frate nel museo di S. Marco. Alcune di queste tegole, quelle sulla parete sinistra, cioe' la 'Santa Maria Maddalena', la Santa Caterina d'Alessandria, e l''Ecce Homo', sono di eccellente qualita' e percio' da considerare autografe databili prima del soggiorno veneziano del pittore.
Sant’Antonio abate
Foglio di cm. 33,2 x 23; acquaforte applicata su foglio con cornici grigie.
In alto N°. XXIII.; in basso a sin. : Fra Bartolommeo Pinxit.; in basso a destra: TPatch 1771.
Tratta dall’effigie dipinta su tegola proveniente dall'Ospizio di S.Maria Maddalena a Pian di Mugnone (Fiesole), ora al Museo di S. Marco.
Santa Caterina d’Alessandria
Foglio di cm. 33,3 x 23; acquaforte applicata su foglio con cornici grigie.
In alto N°. XXIV.; in basso a sin. : Fra Bartolommeo Pinxit.; in basso a destra: TPatch 1771.
Il dipinto da cui è tratta l’incisione fa parte di una serie di 7 teste eseguite a fresco su tegola, attribuite a Fra Bartolomeo e attualmente conservate nella sala delle opere del frate nel museo di S. Marco. Alcune di queste tegole, quelle sulla parete sinistra, cioè la Santa Maria Maddalena, la Santa Caterina d'Alessandria, e l''Ecce Homo', sono di eccellente qualità e perciò da considerare autografe databili prima del soggiorno veneziano del pittore.
La raccolta comprende 22 stampe che rappresentano opere di Fra' Bartolomeo della Porta che si trovavano nel convento domenicano di San Marco in Firenze dove egli lavorò per diversi anni e vi morì nel 1517.
(15 fogli in carta forte e con multiple cornici in sfumature grigie e ocra non sono stati utilizzati).
Bartolomeo della Porta profondamente colpito dalle idee professate dal Savonarola ne divenne un convinto seguace, tanto da abbandonare la pittura per farsi monaco domenicano. Riprese a dipingere nel 1504 dedicandosi a un tipo di pittura devozionale al servizio del suo ordine e degli ideali del Savonarola per un'arte sacra, solenne e composta.
Le stampe incise dall'inglese Thomas Patch nel 1771 durante il suo soggiorno a Firenze sono dedicate al nobile inglese Orazio Walpole fautore delle belle arti.
Il volume da cui sono tratte fu stampato in pochi esemplari – le placche originali furono presto distrutte – venne distribuito tra parenti e amici, fra i quali naturalmente Horace Walpole. Secondo quanto scrive Pridham, lontano parente di Patch, le uniche copie esistenti erano state incise da Thomas in soli quaranta esemplari. (PRIDHAM, Londra 1869, pp. 183-184 cit.).
Nel 1770 Thomas Patch, pittore inglese e commerciante d’arte noto a Firenze per le sue vedute e caricature pungenti, rivitalizzò l’ambiente artistico cittadino pubblicando The life of Masaccio, volume di incisioni tratte dagli affreschi della cappella Brancacci. Fu forse il contatto col collezionista di primitivi Ignazio Hugford, conosciuto e frequentato grazie alla mediazione dell’amico e mecenate Horace Mann, inglese residente a Firenze, a stimolare l’interesse di Patch per i grandi dell’arte rinascimentale e l’idea di dar vita a volumi dedicati ai progenitori di Raffaello. Lo stesso Patch sosteneva: «finora io credo di essere stato il primo a mostrarne un saggio al pubblico [...] siccome io per primo immaginai fin dal 1769 di pubblicare i saggi di tutti i celebri artisti, esortato dal celebre Monsignor Bottari»
Walpole convinse Mann a fare pressioni sull’artista affinché incidesse altre teste e pubblicasse un volume dedicato a Fra Bartolomeo, «another parent of Raphael», le cui idee, se possibile, lo scrittore trovava superiori a quelle dell’Urbinate. Incitato dall’entusiasmo dell’influente letterato, nell’aprile del 1771 Patch era di nuovo a lavoro, questa volta su copie a olio dei dipinti di Fra Bartolomeo...Ancora una volta Patch si concentrò soprattutto sulle teste del frate, ricordando che «Raffaello non sdegnò di apprendere da lui», ma scelse di alternare all’acquaforte l’acquatinta, tecnica che gli permise di ottenere una maggiore delicatezza e immagini di grande naturalismo e vivacità espressiva, caratterizzate da un tratto veloce e immediato.
La raccolta di 22 incisioni originali : € 2800
Per visualizzare le liste precedenti cliccare all’inizio di questo elenco sul mese.